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La Casa del Fascio di Como

  • Immagine del redattore: Luigi Matteoni
    Luigi Matteoni
  • 30 apr 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

La Casa del Fascio di Como ora sede della Guardia di Finanza è considerata senza dubbio la massima espressione del razionalismo italiano. Progettato da Giuseppe Terragni nel 1932, inaugurato nel 1936.

L'edificio ha la forma di un grande parallelepipedo formato da superfici di geometria pura: su un lato di 33,20 metri, per un'altezza dimezzata, si dispongono parti piene e parti vuote, che scandiscono un essenziale ma efficace gioco, dai suggestivi effetti chiaroscurali e di trasparenza.


Nel sistema planimetrico si inseriscono, a destra dell'entrata, lo scalone principale, fulcro del sistema di distribuzione a ballatoio che si svolge attorno alla corte centrale, ed il sacrario a sinistra.

Il primo piano, quasi un piano nobile, si distingue per la galleria di disimpegno che connette gli uffici della segreteria politica, la sala del direttorio, l'ufficio del segretario politico. Al secondo livello, altri uffici, l'amministrazione, la biblioteca. Al piano dell'attico, raggiungibile con una scala secondaria, sono distribuiti, attraverso loggiati, il blocco destinato ai gruppi universitari, l'archivio e l'alloggio del custode.

I prospetti rispettano, nella gerarchia tra fronte principale e affacci laterali, il rapporto con l'intorno. Sulla piazza la facciata è caratterizzata da un grande loggiato, svuotamento sottolineato dalla linee ascendenti di pilastri e trasversali della travatura.

Ph. Luigi Matteoni




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